Maglie calcio di fronte duomo
Non c’è bisogno di andare lontano, almeno oggi: le radici del calcio affiorano prepotenti a dieci minuti di macchina da casa, ai margini di una borgata, dove una grattugia a forma di campo è l’appendice finale di un viottolo degno di un camel trophy. 28 APR – Un’asta di maglie di calcio, autografate da giocatori famosi, per raccogliere fondi da destinare a chi ne ha più bisogno. Qualcosa che non venga trasmesso in eurovisione e appartenga solo ai sensi di chi è là. Ma oggi è sabato e ci vuole una tisana, una coperta calda, qualcosa che mi riporti in una dimensione a forma di palla, non di business. Ad oggi sono già arrivate le maglie autografate di Lazio (tutti i calciatori), Agsm Verona (Federica Di Criscio), Juventus (Marchisio), tre maglie del Verona (Toni, Moras, e Ionita), Torino (Acquah), Nazionale Italiana. La partita è già iniziata ma nella tribunetta in cemento, che mostra evidenti segni di cedimenti strutturali, c’è uno spettatore. Le audizioni partiranno già oggi per assicurare un’orchestra che i vertici definiscono “di alta qualità”. La strada che da Rudiae portava a Basta (oggi Vaste) e Vereto (nei pressi di Patù) qui incrociava una via trasversale che collegava il porto di Thuria Sallentina (oggi Roca Vecchia) sull’Adriatico con il porto Nauna (l’attuale Santa Maria al Bagno) sullo Ionio.
Riassumendo brevemente i fattori che portarono, dal 1250, gli abitanti dei borghi circostanti la piana di Acculi o Acquili (dove oggi si trova la fontana delle 99 cannelle), le cause furono la necessità dei cittadini di riunirsi in un solo grande nucleo, per ragioni economiche e politiche. Feroci sono gli attacchi dei mass-media, ondata di arresti senza precedenti che in pratica azzera il movimento. Giovedì mattina sono salito su un furgone affittato dalla Fir, insieme ai preparatori atletici – Pete Atkinson, Giovanni Sanguin – e al magazziniere, Antonio Calabrò. Dalla Serie A, alla Liga, dalla Premier League alla Bundesliga, dalle squadre nazionali a quelle della Coppa America, come le iconiche divise del Boca Juniors, del River Plate e molto altro… Nel 1990 inizia una nuova era per la squadra sesiana, presieduta da Mario Majolo e guidata dal giovane tecnico Gianmario Arrondini, conquistò il passaggio dalla Prima Categoria alla Promozione; grazie alle riforme federali del 1991 e alla creazione di una nuova categoria, il Borgosesia ottenne poi il ripescaggio in Eccellenza.
L’agonismo, quello sì, è di prima qualità, anche se la partita è molto corretta. Tono su tono anche le stripes di Adidas sulle spalle. Per quanto riguarda le rappresentative calcistiche nazionali, i regolamenti internazionali contemplano esclusivamente la presenza del logo del fornitore tecnico sulle divise. Insomma, segnati sulla pelle quanto gli vuoi bene. Nel frattempo l’Amatori Ponziana, finanziato dal governo jugoslavo, nella stagione di esordio in Prva Liga dovette giocare i primi incontri interni in campo neutro perché il Governo Militare Alleato (AMGOT), per evitare eventuali problemi di ordine pubblico, gli aveva vietato di giocare in città (divieto che colpì anche la Triestina). La squadra, a fine stagione, si salva con largo anticipo e così il Football Club Latina nasce ufficialmente presso uno studio notarile del capoluogo martedì 22 maggio 2007, per colmare il vuoto calcistico creatosi nella città di Latina in seguito alla mancata iscrizione dell’A.S. Senza troppi giri di parole – spiega il primo cittadino – invito le eccellenze imprenditoriali di questa città ad avere un sussulto, a prendere a cuore le sorti della squadra granata, ad investire sul calcio cittadino. A Ottava, periferia della periferia sassarese, a sabati alterni una squadra con un muflone ricamato sul petto combatte contro il calcio moderno.
Non riceve proteste e improperi per ogni singolo fischio, come avviene in categorie più nobili, e persino quando gli arriva un sonoro vaffanculo, questa specie di Lo Bello di periferia non si scompone più di tanto: affanculo ci vada lei, e pensi a giocare. È TShirtForLife, l’ultima iniziativa dell’associazione di volontariato ‘Gli amici di Marcello’, nata il 30 giugno 2015 per volontà di amici e famigliari di Marcello Di Meco, giovane calciatore scomparso il 3 marzo 2005 durante un incontro di calcio giovanile. L’11 agosto disputò il suo primo incontro. 13) Continuare a non guardare mai Sky, neppure quando ci sono le bocce di Ilaria D’Amico in primo piano. Alle radici del calcio le maglie non sono sfregiate dalle scritte commerciali e l’ala destra gioca con il numero 7, quasi sempre con i calzettoni abbassati. Un’iniziativa di solidarietà per cui i volontari dell’associazione chiamano a raccolta i protagonisti del mondo del calcio, per reperire le maglie e raccogliere il maggior numero di risorse da spendere in opere di solidarietà. Alle radici del calcio, il calcio è soltanto un gioco e i giocatori giocano per divertirsi. Più che i bassifondi, queste sono le vere radici del football. Non sono più tutte uguali come avveniva negli anni 30!
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