Maglia brescia calcio 2019
Nell’estate, viene fondato il Frosinone Calcio s.r.l., che riparte dal Campionato Interregionale. La Celeste vince a fatica la gara d’esordio contro la Colombia a Montevideo (3-2), ma esce clamorosamente battuta, sempre in casa, dal Perù (1-2). La sconfitta inguaia la posizione in classifica della Celeste, che nelle trasferte coglie due miseri pareggi. La prima, svoltasi in Argentina, se la aggiudicano i padroni di casa, ma nella seconda, organizzata dall’Ecuador, la spunta l’Uruguay. Tutto il Brasile è ormai certo del titolo mondiale e il primo tempo è in effetti appannaggio dei padroni di casa, che in apertura di ripresa trovano il gol con Friaça. La nazionale elvetica è al suo nono mondiale. Al nono trionfo non fanno però eco nuove vittorie. Nei supplementari l’Ungheria viene però fuori e una doppietta di Kocsis affonda la Celeste. In semifinale l’Uruguay trova l’ostacolo più duro, la fortissima Ungheria di Puskás: i magiari vanno avanti di due gol già nel primo tempo, ma una doppietta di Hohberg nella ripresa riporta gli uruguaiani in gara. L’Uruguay vince 2-0 contro il Paraguay la gara seguente, ma nell’ultima sfida deve assolutamente battere l’Argentina, avanti di 1 punto in classifica.
I tifosi della Celeste rivedranno la propria nazionale in un torneo internazionale solo in occasione dei mondiali inglesi del 1966. Dopo aver agevolmente superato le qualificazioni contro Perù e Venezuela, l’Uruguay viene inserito nel gruppo A contro Inghilterra, Francia e Messico. L’anno dopo la Celeste torna al mondiale, precisamente a quello di Svizzera 1954, dove è qualificata d’ufficio in quanto detentrice del titolo. Quattro anni dopo l’Uruguay torna al mondiale, disputato proprio in Germania Ovest. Il 10 gennaio l’Uruguay trova in finale il Brasile, vincitore del gruppo B contro Argentina e Germania Ovest. I 4 punti in classifica regalano all’Uruguay il secondo posto e la qualificazione ai quarti contro la Germania Ovest. Sorteggiata nel gruppo A, dopo aver battuto 2-1 la Colombia all’esordio, perde contro Jugoslavia (1-3) e Unione Sovietica (1-2): i 2 punti in classifica valgono solo il terzo posto, insufficiente per proseguire ai quarti di finale. Nei quarti la Celeste ha di fronte un ostacolo temibile, l’Unione Sovietica, con cui va in scena una partita estenuante: sotto il sole di Città del Messico le due squadre chiudono i tempi regolamentari sullo 0-0, poi, a 3 minuti dallo scadere del secondo tempo supplementare, Espárrago trova di testa la rete che vale il ritorno in semifinale dopo 16 anni.
La rete sarà decisiva: il Brasile non riesce a pareggiare e l’Uruguay scrive una delle pagine più clamorose della storia del calcio. La successiva manifestazione in cui si cimenta l’Uruguay sarà nuovamente il mondiale. L’avventura al mondiale cileno si chiude presto per la Celeste. L’Estonia chiuse all’ultimo posto il girone di qualificazione al Mondiale statunitense vinto dall’Italia, con un gol realizzato e 27 subiti, perdendo nove partite su dieci e pareggiando solo una partita contro Malta. A 10 minuti dal termine, però, Victorino indovina di testa il gol partita e l’Uruguay fa suo il Mundialito. Avversario Giocate Vinte Pari Perse Gol Fatti Gol Subiti Dif. Figura al 18º posto nella graduatoria dei club per tradizione sportiva della FIGC, mentre è diciassettesima nella classifica di tutti i punti fatti nelle stagioni giocate in Serie A, categoria nella quale ha raggiunto i suoi migliori risultati sportivi negli anni 2000, chiudendo tre campionati in quinta posizione.
Nell’estate, viene fondata l’Associazione Calcistica Dilettantistica Foggia Calcio che si iscrive al campionato di Serie D proseguendo la tradizione sportiva della città pugliese. Il derby di Verona è la partita di calcio che mette di fronte le due principali squadre della città veneta, il Chievo e il Verona. L’Uruguay pesca la Bolivia e, nonostante la notevole differenza di valore tra le due squadre, fatica non poco per piegare la Verde: all’andata, all’Hernando Siles di La Paz, l’altitudine (oltre 3600 metri) fa faticare la Celeste, che passa in vantaggio a metà primo tempo con Luis Cubilla, ma viene raggiunta nella ripresa. Tra il 30 dicembre 1980 e il 10 gennaio 1981 si disputa a Montevideo la Coppa d’Oro dei Campioni del Mondo (meglio nota come Mundialito), indetta in occasione del cinquantenario del primo campionato del mondo. Gli anni a seguire sono tuttavia migliori per la Celeste, nelle cui file giungono di lì a poco i giovani attaccanti Enzo Francescoli, uno dei più forti calciatori uruguaiani della seconda metà del Novecento, e Carlos Aguilera. La Celeste denota già qualche difficoltà nelle qualificazioni, dove supera a fatica il raggruppamento contro Colombia ed Ecuador. Nell’edizione 1957 del Campeonato Sudamericano la Celeste vince tutte le partite, tranne lo scontro diretto con l’Argentina di Maschio e Angelillo: alla fine l’Uruguay si piazza proprio a 2 punti dagli albicelesti.
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