L’antesignano del calcio gaelico, il caid, era molto popolare in questa contea e il suo derivato, codificato dalla GAA nel 1884, si diffuse rapidamente dopo la prima vittoria all’All-Ireland del 1903 contro Londra, raggiungendo un altissimo livello di popolarità che non è stato scalfito dal tempo. Nella stagione 1914-1915, la prima a livello ufficiale, la squadra partecipa al campionato di Promozione, la seconda divisione dell’epoca. 1944-1945 – Vince il Campionato romano di guerra (1º titolo). La società ha sospeso le sue attività solo nella stagione 1943-1944, per cause belliche, mentre nella stagione 1944-1945 ha disputato il campionato abruzzese di guerra. Durante gli anni 1950 la Roma in campionato alternò buone prestazioni, come il terzo posto nella Serie A 1954-1955, che riportò il club in Europa, ad altre negative come nel campionato 1956-1957, quando sfiorò nuovamente la retrocessione, mentre nelle restanti annate mantenne quasi costantemente il sesto posto in classifica. Esordì in Serie C negli anni settanta, con la maglia del Giulianova, squadra della sua città.
Lo spareggio contro la squadra lombarda termina con la vittoria per 1-0 nella gara di andata in trasferta (rigore di Burrai) e con la sconfitta per 3-1 nel match di ritorno a Fontanafredda. La maglia da trasferta del prossimo anno sarà blu scuro e le sue linee ricorderanno la facciata del nuovo Santiago Bernabeu. I calzoncini furono bianchi, con bordo blu laterale, con in vita un elastico con al centro la scritta ITALIA. 1983-1984 – Vince la Coppa Italia (5º titolo). 1982-1983 – Campione d’Italia (2º titolo). 1968-1969 – Vince la Coppa Italia (2º titolo). 1980-1981 – Vince la Coppa Italia (4º titolo). 1985-1986 – Vince la Coppa Italia (6º titolo). In seguito Dino Viola affidò la panchina nuovamente a un allenatore svedese, Sven-Göran Eriksson, che nella stagione 1985-1986 vinse la sesta Coppa Italia della storia giallorossa battendo in finale la Sampdoria. Gli ottimi risultati sportivi raggiunti dal Perugia con quella casacca, i migliori della storia dei grifoni, hanno fatto sì che questa uniforme di fine anni 1970 rimanesse nell’immaginario collettivo dei tifosi perugini, tanto che nei decenni successivi è stata spesso riproposta come maglia-speciale in occasione di importanti sfide e celebrazioni. Maltinti, che ancora figura come presidente, non ha più molti tifosi dalla sua parte, e lui stesso non è più in grado, e forse neanche più desideroso, di proseguire questa avventura.
La rosa perse gradualmente competitività, riuscendo comunque a ottenere un ultimo successo nel 1991: pochi mesi dopo la morte del presidente, i Capitolini conquistarono la loro settima Coppa Italia, battendo in finale la Sampdoria campione d’Italia, e raggiunsero la finale di Coppa UEFA, perdendo la doppia sfida contro l’Inter. 1941-1942 – Campione d’Italia (1º titolo). 1963-1964 – Vince la Coppa Italia (1º titolo). Negli anni 2000 la Roma è giunta sei volte seconda in campionato, e sotto la guida di Luciano Spalletti ha vinto due Coppe Italia consecutive (2006-2007 e 2007-2008), entrambe in finale contro l’Inter, e la Supercoppa italiana 2007, sempre contro i Nerazzurri. 1991-1992 – Finale di Supercoppa italiana. L’anno successivo la Magica vinse la sua quinta Coppa Italia (battendo il Verona) e giunse in finale di Coppa dei Campioni, calcio maglie che nell’occasione si disputò proprio all’Olimpico di Roma. 1979-1980 – Vince la Coppa Italia (3º titolo). 1940-1941 – Finale di Coppa Italia. Vince la Coppa Città di Roma (1º titolo). 1971-1972 – Vince la Coppa Anglo-Italiana (1º titolo). 1927-1928 – Vince la Coppa CONI (1º titolo). 1970-1971 – Vince il Trofeo Nazionale di Lega Armando Picchi (1º titolo).
A ciò seguì la vittoria del secondo scudetto della storia romanista, avvenuta nella stagione 1982-1983, sempre sotto la supervisione tecnica di Liedholm: il titolo venne conquistato l’8 maggio 1983 allo stadio Luigi Ferraris dopo un pareggio con il Genoa. Articolo de «Il Messaggero» del 7 maggio 1930, pagina 4 – Le partite minori. A dispetto di ciò la compagine attraversò una grave crisi finanziaria, dovuta a campagne acquisti onerose non seguite da risultati calcistici di pari livello; nel 1964 questo non permise il pagamento degli stipendi ai giocatori. Nei primi anni 1930 la Magica era presieduta da Renato Sacerdoti, ex dirigente del Roman che aveva garantito il capitale economico necessario all’allestimento del nuovo club; la sua prima presidenza terminò nel 1935, anno in cui, poiché ebreo, venne fatto vittima di campagne di stampa ed in seguito arrestato e mandato al confino. Nel 1952 Sacerdoti venne richiamato alla presidenza della società; la squadra fu affidata a Giuseppe «Gipo» Viani, che riuscì subito a farla risalire in massima serie, ottenendo la prima posizione in Serie B e aggiudicandosi così l’unico posto utile per la promozione. A Del Duca, che è stato anche importante produttore cinematografico, la città di Ascoli aveva concesso la cittadinanza onoraria, così come la presidenza onoraria gli era stata assegnata dalla locale squadra di calcio.
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